Quali sono i trend nel mondo DTC? Eccone 5 per il 2022

Quali sono i trend nel mondo DTC? Eccone 5 per il 2022

Con l’arrivo della pandemia e la conseguente chiusura dei negozi a causa del lockdown, il mondo del retail e della vendita negli shop fisici ha subito una forte battuta d’arresto. Contemporaneamente, sono cresciuti quei business già attivi in campo eCommerce e predisposti alla vendita online. Tra questi, una posizione privilegiata l’hanno avuta senz’altro i Brand DTC (Direct-To-Consumer).

Parliamo di Brand che instaurano un rapporto diretto con il cliente finale, senza intermediari, mantenendo il controllo di ogni fase: dalla produzione alla distribuzione, dalla promozione alla logistica. Nati perlopiù online, hanno nell’eCommerce il loro fondamento e partecipano quindi della forte crescita del settore, in corso da anni ma esplosa nel 2020 e destinata a proseguire nell’anno da poco iniziato.

Quali sono allora le tendenze che si possono osservare e prevedere per il 2022 nel campo dei Brand DTC?

1. Un mercato sempre più competitivo 

Con la crescita delle aziende DTC, crescono anche i business che guardano a questo modello per aumentare le vendite e prendersi una fetta del mercato. (Tra cui, anche big player come Pepsi e Kraft Heinz.)

Naturalmente, questo fa sì che a “spartirsi la torta” sia un numero sempre maggiore di aziende che, in diversi settori, sperimentano soluzioni DTC. Il che comporta un aumento del numero dei competitor con cui i Brand DTC devono oggi confrontarsi.

Brand che in un particolare settore o nella vendita di un determinato prodotto erano abituati a non avere competitor, si ritrovano sempre più a contendersi il mercato con diverse altre aziende che vendono prodotti simili nel loro stesso campo.

2. Offerta più ampia e personalizzata

Un risultato della crescita dell’eCommerce, così come della proliferazione di business che adottano il modello DTC e della competizione che ne consegue, è l’espansione dell’offerta di queste aziende.

Da una parte, si ampliano e diversificano le categorie dei prodotti venduti, con una crescita in particolare nei prodotti per la cura personale e per la casa (complice la prolungata permanenza negli ambienti domestici degli ultimi mesi).

Dall’altra parte, aumenta anche l’offerta di articoli personalizzati, che costituiscono uno dei punti di forza dei Brand DTC (grazie anche al rapporto one-to-one che instaurano con il cliente), e la cui domanda è destinata a crescere man mano che i clienti/utenti si abituano a essere al centro dell’attenzione delle aziende che non possono più evitare di adottare una prospettiva Customer-centric

3. Unione tra mondo fisico e online

In un mondo sempre più Phygital in cui i clienti si aspettano di poter passare agilmente da un touchpoint all’altro, tra online e offline, i business sono chiamati ad abbracciare strategie omnicanali in grado di integrare shop fisici ed eShop.

Questa tendenza si può vedere anche in campo DTC. Se da un lato, scossi dalla pandemia, molti retail si stanno aprendo all’innovazione e alla digitalizzazione prendendo a modello proprio le aziende DTC, dall’altro lato, in maniera simmetrica, sono anche queste ultime ad aprirsi agli spazi fisici tipici dei retail tradizionali per accrescere e scalare il proprio business

Parte di questa strategia è spesso l’apertura di negozi fisici in cui, come in uno showroom, i clienti possono vedere e toccare gli articoli, che potranno poi essere acquistati online (invece che nel negozio stesso).

4. Sperimentazione di nuove soluzioni di business

L’ultimo trend appena visto mette in evidenza anche una criticità del modello DTC, che si contraddistingue per una radicata presenza online e una mancanza, spesso, di store fisici.

Quello che è infatti un punto di forza, specie in un periodo in cui il mondo del retail tradizionale è in forte difficoltà, è anche una debolezza per un business che si fondi esclusivamente sull’acquisizione di clienti online, con gli alti costi di Marketing e Digital Advertising che ciò comporta.

Per questo, la sfida più grande per i Brand DTC nel 2022 (e non solo) è superare i problemi di profittabilità a cui il loro modello li costringe, sperimentando nuove soluzioni come l’integrazione con negozi fisici, ma anche l’instaurazione di partnership (come quelle di Casper con West Elm, Target, Amazon e Costco) e, soprattutto, strategie di fidelizzazione (dato che la gran parte dei clienti DTC acquistano una sola volta). 

5. Nuova generazione di clienti per i Brand DTC

Così come i negozi più tradizionali hanno dovuto adattarsi e abbracciare la digitalizzazione nel modo di vendere, allo stesso modo, con le restrizioni anti-Covid, i consumatori si sono abituati sempre di più a rivolgersi all’online per i propri acquisti.

Con un numero sempre maggiore di clienti che acquistano online, crescono anche le aspettative dei clienti/utenti verso gli eCommerce in termini di user experience e customer experience.

Aspettative che, oltre ai giganti come Amazon o Zalando, sono proprio i Brand DTC i più preparati a soddisfare. È quindi facile prevedere che saranno questi ultimi a beneficiare dell’aumento della domanda nel mercato eCommerce da parte della società, potendo così estendere il proprio target includendo la nuova generazione di consumatori tecnologicamente avanzata che si è creata negli ultimi tempi.

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By |2022-01-31T11:05:52+00:00febbraio 9th, 2021|Ecommerce, Marketing|0 Comments

Autore

Rosanna Caiati Marketing Manager - Transactionale

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